Oggi abbiamo incontrato due bambini che fanno scuola a casa, come noi. E’ stato un pomeriggio in cui abbiamo imparato molto. Osservando i bambini giocare tra loro ho potuto notare come nelle loro modalità di relazione non ci fossero competizione ed esclusione sistematica, elementi che riscontro quasi ogni volta osservando i miei figli nell’incontro con bambini scolarizzati.
Credo che ai bambini debba essere insegnato che le differenze sono importanti, sono alla base della vita: è una lezione che si impara nell’arco di molti anni ed è fondamentale insegnare da subito che non ci sono differenze che giustifichino esclusioni. Come una volta mi disse mio figlio più grande, quando gli chiesi di un bimbo appena incontrato: “Lui è gentile con me, ed io sono gentile con lui”. La gentilezza che troppo spesso noi adulti confondiamo con una cortesia affettata è la disposizione d’animo all’accoglienza, la capacità di relazionarsi con tutti alla pari, riconoscendo pari dignità. E se gli altri non riconoscono la nostra? Non siamo più gentili e ci allontaniamo. Questa è una grande lezione che si può apprendere solo con l’unschooling.