Si sente parlare sempre più spesso di disturbi dell’apprendimento: dislessia, disgrafia, discalculia. Sono DSA, e sempre più figure (psicologi, pediatri, logopedisti, terapisti) attorniano i bambini colpiti da questi disturbi. Ma io mi chiedo da un po’: esistono davvero questi disturbi?
Se la scuola è un luogo in cui il bambino è costretto a stare seduto per ore e ore, dove non esiste un approccio integrato dell’apprendimento, ossia il corpo e la mente restano nettamente separati, dove la relazione con l’altro è solo una relazione di tipo autoritario e gerarchico, i programmi sono uguali per tutti, con tempi uguali per tutti…. è davvero possible parlare di disturbi in contesti simili? O disturbato è forse il contesto?