“Il discorso sulla creatività pone l’educatore davanti a se stesso, o più propriamente, davanti alla necessità di vivere la propria professione in uno stato di autenticità umana. Lo stato di autenticità di cui si parla toglie all’educatore la maschera che spesso porta a scuola o nel rapporto educativo: la maschera della convenienza, dell’opportunismo, del perbenismo, in poche parole la maschera dell’ipocrisia, la quale non può far altro che invitare l’alunno a giocare a nascondino con l’insegnante, giusto come questi sostanzialmente fa con quello rifiutando di rivelarsi nella propria autenticità.”
M. Mencarelli