La tesi che l’uomo, per principio, non è adatto alla vita nella moderna società di massa, che l’uomo nuovo deve ancora nascere, a prima vista, sembra valida. Se la esaminiamo più attentamente osserviamo però che l’incapacità di identificarsi con gli altri si manifesta soltanto in quegli uomini cui nell’infanzia sono mancati dei legami personali. Questo tipo di uomo si diffonde pericolosamente, e qui diventano evidenti le differenze tra noi, rappresentanti di una civiltà tecnologica, e i popoli primitivi di cui abbiamo trattato. Penso che non ci sia nulla da eccepire se il bambino, quando è sveglio riceve calore sociale e contatto fisico. Con questo non voglio dire che il fatto di dormire da solo non costituisca un peso per il bambino, ma suppongo che sia un allenamento all’autonomia, adatto alla nostra cultura. I bambini molto coccolati dei popoli primitivi che ho studiato, a tre anni sono moto più infantili dei nostri alla stessa età.
Preoccupa tuttavia che, con l’ulteriore sviluppo di questa a tendenza, oggi i bambini anche nelle ore in cui sono svegli, perdono sempre di più il contatto con i loro genitori. Inizia l’alienazione.
Eibl- Eibesfeldt