L’adolescenza è una parte della vita che sembra un rimosso della nostra cultura. Gli adolescenti sono considerati un problema, un punto di domanda, un universo che non conosciamo e di cui abbiamo un po’ di timore. Non so se praticare homeschooling possa facilitare il rapporto tra genitori e figli adolescenti, forse per alcuni può essere così, forse per altri no.
Ma credo che la riflessione da farsi sia più ampia: l’adolescenza è il periodo in cui la persona completa un processo di crescita, un momento in cui sembra possibile creare e distruggere tutto. È possibile creare dei mondi, costruire realtà e consolidare strettissimi rapporti d’amicizia.
La conclusione di un processo di crescita coincide con la capacità di poter immaginare un mondo diverso: per questo gli adolescenti sono imbrigliati nelle pastoie della scuola, di un’educazione sessuale pervasiva, sia essa liberal o repressiva (sempre di educazione si tratta), dei genitori preoccupati o indifferenti.
L’adolescenza è un periodo che forse neppure esiste. Esistono solo persone all’inizio del proprio cammino esistenziale, che desiderano cambiare una realtà che è giusto cambiare. E che gli adulti dovrebbero aiutare a cambiare.