Questo blog nasce per documentare e riflettere sulla nostra esperienza di unschooler iniziata nel 2014. Questo diario comincia un anno dopo, nel settembre 2015. Troverete qualche riflessione, spunto didattico o attività svolta o progettata per i miei due bambini di 6 e 10 anni. Nelle pagine insegnamento a casa troverete brevi schede riassuntive sulle materie e i laboratori svolti a casa. Nelle pagine sulle pedagogie ci sono sintesi di vari approcci al mondo dell’infanzia. Nelle pagine materiali ci sono alcuni materiali originali di acasadascuola, e alla pagina formazione trovi i moduli formativi per genitori, per avere spunti e idee su come organizzare il progetto didattico nelle varie materie (per scuola materna, primaria e secondaria di primo grado).
Nel corso del tempo questo percorso di istruzione familiare si è arricchito di collaborazioni; il progetto è sostenuto dall’associazione culturale la prima radice, di cui faccio parte in qualità di formatore, musicoterapista e arteterapista.
Offriamo in sinergia con le altre figure professionali dell’associazione, consulenze e moduli formativi per tutti i genitori interessati all’homeschooling.
PRIVACY: in questo blog rispettiamo il diritto dei bambini alla riservatezza.
ACASADASCUOLA: la nostra visione pedagogica
Sopresa: incontrare qualcuno, osservare una foglia, guardare un’alba, scorgere un pesciolino nel lago. La sorpresa è la meraviglia di fronte al mondo, l’origine del pensiero e del linguaggio.
Lentezza: camminare senza una meta precisa, senza un orario, dedicare il tempo necessario per leggere o per imparare un testo, soffermarsi sull’immagine di un quadro. La lentezza è la possibilità di prendersi il proprio tempo e di avere cura di sé.
Silenzio: potersi concentrare per ore su qualcosa, un gioco, una lettura, poter ascoltare musica e poter restare in silenzio quanto ne sentiamo la necessità. Dal silenzio scaturiscono la riflessione e il desiderio di interagire con gli altri.
Il nostro obiettivo nell’ambito dell’istruzione familiare:
Il 16 novembre 2018 si è svolto l’incontro homeschooling con il consiglio direttivo dell’associazione culturale “la prima radice”.
Sono emersi alcuni punti in merito all’istruzione familiare: la difficoltà maggiore per i genitori è insegnare tutte le materie ai propri figli. Ci sono molti dubbi al riguardo, perché si ritiene che l’insegnamento possa essere svolto solo da persone qualificate. Si è parlato della possibilità, invece, di poter svolgere l’insegnamento a casa, anche senza esperienze pregresse di docenza. Non dimentichiamo infatti, che si parla del ciclo sino alla terza media, in cui le difficoltà oggettive sulle materie sono minime.
Il dato importante emerso è che l’unico senso che potrebbe avere un’associazione è di mettere in comune delle competenze, non solo titoli di studio ma anche competenze artistiche, artigianali, in modo che i genitori homeschooler possano contare su una rete di competenze a costo economico. Si tratta di mettere in comune le varie capacità e renderle disponibili agli altri; è il lavoro che l’associazione “la prima radice” cerca di fare, nell’ambito delle competenze dei soci: in particolare studi pedagogici, musicali, creativi, artistici, storico-filosofici, ma senza la pretesa di esaurire l’ambito.
Ad esempio: c’è un genitore capace di intagliare il legno, può organizzare consulenze su come organizzare un piccolo laboratorio sul legno. Un genitore ha studiato danza: può illustrare l’importanza del movimento creativo.
Insomma, gli homeschooler non hanno bisogno di tuttologi che presumono di poter spiegare come fare homeschooling, nè aver fatto homeschooling dà alcun titolo nel poter spiegare agli altri come farlo, o peggio ancora, presumere di poter spiegare teorie pedagogiche sulla base di un’esperienza personale (quindi nè lavorativa, nè di studio), anche perché l’homeschooling è assolutamente individuale.
Sono infatti diverse le aspettative dei genitori sui figli e le condizioni: fare homeschooling in una grande città è molto diverso dal farlo in un piccolo paese: e allora l’esperienza di una persona che vive in una metropoli, può servire a chi vive in un paesino? Sono diversi i contesti, le risorse, i problemi. Se invece, un genitore può spiegare come far appassionare un bambino alla letteratura, alla filosofia, ecc. questo può interessare tutti i genitori, indipendentemente dal progetto educativo che è sempre personale.
Non ci sono modelli da seguire. Le competenze specifiche non si possono inventare: per questo serve una rete che sostituisca la scuola, in modo qualificato. Bisognerebbe quindi valorizzare le conoscenze e il percorso di studio e di lavoro di ognuno. Questo rappresenterebbe l’obiettivo per una rete homeschooling che si ponga come reale alternativa alla scuola-prigione, che è destinata a scomparire.
Quando ho iniziato il percorso homeschooling, mi sono state utilissime le mie esperienze come educatrice, sia nel sociale sia nell’apprendimento, sia i miei studi universitari in ambito psico-pedagogico. Ho arricchito, chiaramente, questo bagaglio, approfondendo alcune teorie sull’insegnamento. Ho comunque avvertito l’esigenza di confrontarmi con pedagogisti, counselor, pediatri e chiunque avesse competenze specifiche.
Il modello di network che l’associazione “la prima radice” vorrebbe proporre è proprio la condivisione delle conoscenze: ciò che serve maggiormente ai genitori homeschooler sembra quindi essere un aiuto da persone preparate e qualificate su diversi aspetti che ciascun genitore homeschooler ritiene importanti per la preparazione dei propri figli.
Referente del progetto
Marica Costigliolo
Il mio profilo
Educatore, operatore musicale, musicoterapista, arteterapista, formatore, Phd.
Svolgo attività ricreative, educative, didattiche, musicali e artistiche con i bambini dal 1996, quando ho iniziato a lavorare con gli affidi educativi presso i Servizi Sociali di Genova. Nel 1998 ho fondato l’associazione L’orchetra onlus: tra i nostri progetti un doposcuola per bambini, novità nel quartiere in cui ho lavorato per anni come operatore musicale, organizzando laboratori di propedeutica musicale, arte, manualità, per bambini in età pre-scolare e scolare. Dal 1999 al 2002 ho lavorato come educatore nei centri estivi (bambini 3-11), continuando a collaborare con i Servizi sociali con affidi educativi (bambini 0-16), alcuni rinnovati per più anni. Nel 2008 e nel 2009 ho svolto attività di educatrice nei nidi d’infanzia e dal 2009 sono docente a tempo determinato (III fascia) per Filosofia-Storia, Psicologia-Scienze umane.
Sono laureata in Filosofia e ho un dottorato di ricerca. Dal 2004 sono Musicoterapista (dopo il diploma presso la scuola quadriennale di Musicoterapia di Assisi), libero professionista, e dal 2011 (dopo un master in Human Resources) ho conseguito la qualifica professionale di Esperto risorse umane con esperienza in ambito formativo. Dal 2016 curo il progetto Spaziobambini in collaborazione con professionisti della pedagogia e dell’educazione (www.arteterapiafilosofica.com/Spaziobambini) per offrire tanti spazi creativi, educativi, artistici, didattici ai bambini e alle famiglie. Dal 2017 sono socio fondatore dell’associazione culturale “la prima radice” che si occupa di artiterapie, pedagogia, creatività sociale, counseling, arte e istruzione familiare. (Trovi il mio cv nel dettaglio qui: www.costigliolo.it)
Dal 2014 ho scelto l’unschooling con i miei due figli: ciò mi ha permesso di approfondire molti temi legati all’apprendimento, allo sviluppo emotivo e cognitivo del bambino, le pedagogie libertarie e i metodi di apprendimento ispirati alle pedagogie Montessori e Waldorf. I miei figli possono apprendere liberamente, in modo autonomo e spontaneo.