Il bambino vede, sogna ad occhi aperti. Infiniti mondi possibili si aprono alla sua immaginazione: attraverso il fantasticare può elaborare ciò che ha visto, ha sentito, ha toccato. Ogni sensazione si consolida e acquisisce significato nella costruzione di un mondo interiore indispensabile per sopravvivere, un mondo da cui attingerà anche da adulto. Se impediamo a quel bambino che vede mondi e pianeti, di poter avere il proprio tempo per immaginare, per elaborare, per creare la propria visione dell’universo, di fantasticare, sarà un bambino infelice, triste, distratto, forse anche aggressivo. Se quel bambino non potrà accedere all’infinita risorsa della sua immaginazione, sarà un bambino oppositivo, confuso, sempre in movimento, impulsivo, ansioso.
Sul fantasticare
Pubblicato daMarica CostiglioloPubblicato in: Disturbi dell'apprendimento, Riflessioni, scuola, socializzazione
Pubblicato da Marica Costigliolo
"I leave a white and turbid wake; pale waters, paler cheeks, where' er I sail. The envious billows sidelong swell to whelm my track; let them; but first, I pass." H. Melville Visualizza più articoli