Secondo il filosofo Martin Buber, l’esperienza non ci dice molto del mondo in cui siamo: infatti è un’azione del soggetto, agita o subita, qualcosa in cui il mondo “non ha parte dell’esperienza”.
Per entrare in relazione con il mondo, secondo Buber, vi sono tre sfere. Attraverso la natura, attraverso l’altro, e attraverso le essenze spirituali: ma la relazione è in primo luogo reciprocità. “Il mio tu opera su di me, come io opero su di lui. I nostri allievi ci formano, le nostre opere ci costruiscono. Il “malvagio” diventa rivelatore, se toccato dalla santa parola fondamentale. Come veniamo educati dai bambini, dagli animali! Imperscrutabilmente inclusi, viviamo nella fluente reciprocità dell’universo”.
