Nel suo saggio Oggetti transizionali e fenomeni transizionali Winnicott illustra la sua teoria sulla relazione tra bambino e soggetto di accudimento, e giunto a una prima sintesi della sua esposizione afferma: « A questo punto il mio tema si allarga a quello del gioco, della creatività e dell’apprezzamento artistico, del sentimento religioso, del sogno come pure del feticismo, della bugia e del furto, dell’origine e della perdita del sentimento affettuoso, ecc ». Partendo dalla teoria kleiniana delle relazione oggettuali, Winnicott elabora la propria teoria dell’oggetto transizionale, quale una coperta, un peluche. Questi oggetti, nel mondo immaginifico del bambino, rappresentano l’oggetto parziale, come il seno: per il bimbo l’oggetto viene rivestito di un significato simbolico tale che è come fosse il seno materno, anche se il bimbo è consapevole che non è così. Il bambino infatti, quando usa il simbolismo, è in grado di distinguere tra fantasia e fatto, «oggetti interni e oggetti esterni, creatività primaria e percezione: ma il termine oggetto transizionale, secondo la mia ipotesi, sottolinea il processo che pone il bambino in grado di accettare le differenze e le somiglianze ».
Relazione oggettuale
