Obiettivi

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I nostri obiettivi  nell’ambito dell’istruzione familiare e in ambito pedagogico:

Il 16 novembre 2018 si è svolto l’incontro homeschooling con il consiglio direttivo dell’associazione culturale “la prima radice”.

Sono emersi alcuni punti in merito all’istruzione familiare: la difficoltà maggiore per i genitori è insegnare tutte le materie ai propri figli. Ci sono molti dubbi al riguardo, perché si ritiene che l’insegnamento possa essere svolto solo da persone qualificate. Si è parlato della possibilità, invece, di poter svolgere l’insegnamento a casa, anche senza esperienze pregresse di docenza. Non dimentichiamo infatti, che si parla del ciclo sino alla terza media, in cui le difficoltà oggettive sulle materie sono minime.

Il dato importante emerso è che l’unico senso che potrebbe avere un’associazione è di mettere in comune delle competenze, non solo titoli di studio ma anche competenze artistiche, artigianali, in modo che i genitori homeschooler possano contare su una rete di competenze a costo economico. Si tratta di mettere in comune le varie capacità e renderle disponibili agli altri; è il lavoro che l’associazione “la prima radice” cerca di fare, nell’ambito delle competenze dei soci: in particolare studi pedagogici, musicali, creativi, artistici, storico-filosofici, ma senza la pretesa di esaurire l’ambito.

Ad esempio: c’è un genitore capace di intagliare il legno, può organizzare consulenze su come organizzare un piccolo laboratorio sul legno. Un genitore ha studiato danza: può illustrare l’importanza del movimento creativo.

Insomma, gli homeschooler non hanno bisogno di tuttologi che presumono di poter spiegare come fare homeschooling, nè aver fatto homeschooling dà alcun titolo nel poter spiegare agli altri come farlo, o peggio ancora, presumere di poter spiegare teorie pedagogiche sulla base di un’esperienza personale (quindi nè lavorativa, nè di studio), anche perché l’homeschooling è assolutamente individuale.

Sono infatti diverse le aspettative dei genitori sui figli e le condizioni: fare homeschooling in una grande città è molto diverso dal farlo in un piccolo paese: e allora l’esperienza di una persona che vive in una metropoli, può servire a chi vive in un paesino? Sono diversi i contesti, le risorse, i problemi. Se invece, un genitore può spiegare come far appassionare un bambino alla letteratura, alla filosofia, ecc. questo può interessare tutti i genitori, indipendentemente dal progetto educativo che è sempre personale.

Non ci sono modelli da seguire. Le competenze specifiche non si possono inventare: per questo serve una rete che sostituisca la scuola, in modo qualificato. Bisognerebbe quindi valorizzare le conoscenze e il percorso di studio e di lavoro di ognuno. Questo rappresenterebbe l’obiettivo per una rete homeschooling che si ponga come reale alternativa alla scuola-prigione, che è destinata a scomparire.

Quando ho iniziato il percorso homeschooling, mi sono state utilissime le mie esperienze come educatrice, sia nel sociale sia nell’apprendimento, sia i miei studi universitari in ambito psico-pedagogico. Ho arricchito, chiaramente, questo bagaglio, approfondendo alcune teorie sull’insegnamento. Ho comunque avvertito l’esigenza di confrontarmi con pedagogisti, counselor, pediatri e chiunque avesse competenze specifiche.

Il modello di network che l’associazione “la prima radice” vorrebbe proporre è proprio la condivisione delle conoscenze: ciò che serve maggiormente ai genitori homeschooler sembra quindi essere un aiuto da persone preparate e qualificate su diversi aspetti che ciascun genitore homeschooler ritiene importanti per la preparazione dei propri figli.

L’associazione è impegnata anche nella produzione scientifica in ambito pedagogico. Nel 2018 la ricerca si concretizza nel paradigma della pedagogia dell’alterità, fondata su tre elementi: arte, natura, condivisione. La problematizzazione dei temi educativi può forse portare a una qualche risposta in merito alle tante domande ancora aperte sullo sviluppo e sulla crescita dell’essere umano. In questa direzione muoviamo il nostro impegno.

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