La scelta dell’istruzione familiare, (homeschooling, unschooling, istruzione parentale) è garantita dalla Costituzione ed è una scelta individuale, della singola famiglia o del singolo genitore che decide di non delegare un’istituzione (la scuola pubblica o privata) riguardo l’istruzione da impartire ai propri figli. Non esiste quindi, né può esistere, un organismo di qualsiasi natura (persona fisica, ente, associazione, cooperativa ecc.) che può essere rappresentativo della categoria degli homeschooler. Un’associazione, ad esempio, può porsi come rappresentante soltanto dei suoi associati. Il bello della scelta dell’istruzione familiare risiede proprio nel fatto che è una scelta individuale, di libertà; libertà peraltro limitata fortemente dall’introduzione recente dell’obbligatorietà dell’esame di idoneità ogni anno. La scuola, con l’introduzione di questa norma, non si pone quindi in modo collaborativo con le famiglie homeschooler, ma come organismo che controlla e che sanziona. Sta poi alla sensibilità di ogni singolo Dirigente, concordare una modalità di verifica consona ad ogni bambino che pratica l’istruzione familiare. Non si tratta quindi di essere contro o pro scuola, ma di vedere la situazione per quella che è.
La scelta dell’istruzione familiare è una scelta individuale di cui l’enorme valore risiede proprio nel fatto di non avere una rappresentanza in un organismo altro, ma nell’atto del genitore che sceglie, senza delegare, di accompagnare personalmente i figli nel percorso di apprendimento e di crescita.
Pedagogia dell’alterità 